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Dott.ssa Francesca Visconti
www.psichiatriavisconti.it

Medico psichiatra e psicoterapeuta, esperta in psichiatria integrata.

 

Nel 2010 mi sono laureata con lode in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Torino ed in seguito mi sono specializzata a pieni voti in Psichiatria nel Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi Montalcini”.

 

Sono terapeuta abilitata all’utilizzo del metodo EMDR, per il trattamento dei grandi e dei piccoli traumi.

 

Ho approfondito il mio percorso di specializzazione nel campo delle pratiche di meditazione/mindfulness e nel campo della psichiatria nutrizionale. Sono nutrizionista diplomata in nutrizione e Dietetica (UNIPSI di Torino)

 

Svolgo attività libero-professionale come psichiatra e psicoterapeuta. Ispirandomi a modelli di terapia funzionale ed integrata propongo percorsi di trattamento che considerano la persona nella sua interezza e complessità: i capisaldi di questo orientamento si chiariscono nella visione unitaria dell’insieme mente-corpo, in relazione continua con l’ambiente circostante. 

Sulla base di questa filosofia il mio approccio terapeutico al paziente tiene sempre in grande considerazione aspetti legati all’alimentazione (psichiatria nutrizionale), all’attività fisica, alla conoscenza profonda della propria interiorità e al rapporto con l’ambiente esterno. Tali interventi possono esser associati all’utilizzo della terapia psicofarmacologica secondo le specifiche necessità.

 

Sino al 2021 ho svolto l‘incarico di Direttore Sanitario presso la Struttura RSA Fondazione Stefania Randazzo-Monastir, centro specializzato nella cura del paziente psichiatrico. 

 

Dal 2019 lavoro come psichiatra presso la Cooperativa CASA EMMAUS di Iglesias dove, collaborando con un’equipe di psicoterapeuti ed educatori, mi occupo della terapia psicofarmacologica e di aspetti riguardanti la gestione clinica e psicologica di pazienti tossicodipendenti e alcoldipendenti, anche affetti da altre patologie psichiatriche in comorbidità.

 

ORIENTAMENTO TEORICO: LA PSICHIATRIA INTEGRATA

Parlando di medicina automaticamente si pensa alla malattia, a innumerevoli patologie che vengono analizzate e classificate per poi essere curate, con poche eccezioni, per mezzo della terapia farmacologica.

 

La medicina dovrebbe invece essere innanzitutto scienza della salute, che attraverso la prevenzione dovrebbe insegnare non solo ad evitare di ammalarsi, ma anche a raggiungere livelli di ottimale benessere psico-fisico. 

La scienza medica non può occuparsi solo di patologie e di trattamenti farmacologici, perché noi non ci ammaliamo per carenza di farmaci. Quello che mangiamo, come e quanto ci muoviamo, l’ambiente in cui viviamo, il nostro sonno, i nostri pensieri, le nostre emozioni e la nostra vita spirituale hanno l’immenso potere di mantenere la salute e di promuovere la guarigione. 

 

Ho applicato questo pensiero alla mia specializzazione, la psichiatria, prediligendo un approccio olistico, che interpreta la malattia come alterazione dell’equilibrio esistente all’interno dell’unità uomo – unione di corpo, mente e spirito – e come turbamento dell’equilibrio tra uomo e ambiente circostante. 

Questa visione è solidamente supportata da evidenze scientifiche derivate da numerosi studi rigorosi e all’avanguardia, in particolare nel campo della PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia). E’ stata infatti dimostrata la profonda connessione esistente tra il sistema nervoso, il sistema endocrino ed il sistema immunitario, che interagiscono strettamente tra loro regolando l’interazione dell’intera unità corporea con l’ambiente esterno.

In questa filosofia si chiarisce il concetto di psichiatria integrata, dove i farmaci non vengono considerati la sola strategia terapeutica percorribile, ma vengono eventualmente inclusi in un percorso di cura multidimensionale, inserito in un contesto psicoterapeutico ispirato alle teorie funzionali. In questo percorso viene posta attenzione all’ intervento psicologico (con particolare attenzione alla regolazione emozionale),  al cibo (nutrizione consapevole e nutraceutica), al movimento fisico, alla cura della propria interiorità (ad esempio attraverso pratiche di meditazione/mindfulness e attraverso la riscoperta di varie forme di nutrimento spirituale, come la musica), al rispetto dei ritmi circadiani, alla riconnessione con l’ambiente naturale e alla ricerca di buone relazioni interpersonali.

 

Gli elementi appena elencati sono semplicemente i capisaldi di un corretto stile di vita, robusti fondamenti di prevenzione e cura: lo mettono in luce le più recenti e valide evidenze scientifiche e lo raccontano gli antichi saperi di tutte le culture del mondo. Nel profondo lo sappiamo tutti, ma tendiamo a dimenticarcene sino a che non sopraggiungono le varie patologie, per le quali si corre a cercare una cura.

L’obiettivo della psichiatria integrata non è però solo guarire squilibri e malattie,  ma anche e soprattutto portare il paziente a raggiungere  il migliore stato di benessere possibile, una condizione di profonda e completa armonia psico-fisica. 

La terapia psicofarmacologica, prescritta tenendo delle più recenti evidenze scientifiche, talvolta rappresenta un valido aiuto e in casi specifici si rivela essenziale. Il periodo di assunzione degli psicofarmaci può variare da periodi brevissimi alla prescrizione a lungo termine, a seconda delle condizioni individuali. Sono tuttavia profondamente convinta che ogni intervento psicofarmacologico, anche quando imprescindibile, debba essere inserito in un approccio di cura olistico. In caso contrario sarebbe come trovarsi davanti ad un terreno impoverito, malato a tal punto da rendere indispensabile la somministrazione di concimi concentrati e speciali…se noi diamo al terreno queste medicine, ma poi dimentichiamo di innaffiarlo e non ci impegniamo ad eliminare l’intreccio di rami che bloccano il passaggio dei raggi del sole, la terra non guarirà mai.

La ricerca dell’equilibrio non può quindi passare solo ed esclusivamente attraverso la prescrizione di psicofarmaci, ma deve diventare un percorso d’accettazione e impegno condiviso tra medico e paziente, che assume un ruolo attivo nella strada per ritrovare benessere e armonia.

 

PRINCIPALI DISTURBI TRATTATI

 

L’utilizzo del termine “diagnosi” può talvolta risultare fuorviante in ambito psichiatrico. Il rigido ricorso alle classificazioni diagnostiche categoriali rischia di portare a visioni meccanicistiche e biologico-riduzionistiche  del disagio psichico. 

L’approccio olistico alla patologia, che intende indagare a tutto tondo le condizioni di squilibrio funzionale, ammette quindi l’esistenza di condizioni di disagio psico-fisico meritevoli di percorsi di cura individualizzati, non sempre e soprattutto non solo farmacologici. 

Chiunque, in particolari momenti di difficoltà intrapersonale o relazionale, può beneficiare di interventi di cura olistici ed integrati, anche in assenza di diagnosi psichiatriche formali. 

Vengono di seguito indicate le principali aree di intervento:


  • Ricerca dell’equilibrio psicofisico:

Alcune persone, anche se sufficientemente funzionanti ed efficienti in tutti gli ambiti della loro esistenza e molto lontane dai “criteri” delle diagnosi psichiatriche formali, possono celare condizioni di profondo disagio. La sofferenza del “paziente sano”, il più delle volte ignorata e repressa a favore del perseguimento di una vita che non ammette inciampi, può risultare molto profonda. Tali condizioni di disagio esistenziale possono certamente beneficiare di un valido intervento, guidato e multimodale, volto alla ricerca dell’equilibrio. Intraprendere un breve percorso individuale per ritrovare l’armonia rappresenta un dono di profondo valore per sé stessi. 


  • Integrazione nella cura di patologie funzionali :

Disturbi senza causa organica riconosciuta, ad esempio fibromialgia, sindrome dell’intestino irritabile, sindromi vertiginose, cefalee, etc…


  • Integrazione nella cura di patologie organiche di qualunque natura:

 Patologie oncologiche, cardiache, respiratorie, gastroenterologiche, autoimmuni, neurologiche, etc…


  • Disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati
  • Disturbi depressivi
  • Disturbo bipolare e disturbi correlati
  • Disturbi d’ansia 
  • Disturbi correlati ad eventi traumatici e stressanti (disturbi dell’adattamento, PTSD), disturbo dell’adattamento (ansia e depressione post Covid/lockdown)
  • Disturbi psicotici
  • Disturbo ossessivo-compulsivo
  • Disturbi del comportamento alimentare
  • Disturbi dissociativi
  • Disturbi del sonno-veglia
  • Disturbi correlati a sostanze e disturbi da addiction

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