DI COSA CI OCCUPPIAMO?
ENDODONZIA:
è la branca dell’odontoiatria che si occupa della polpa del dente. Per comprendere meglio il trattamento endodontico è utile spiegare innanzitutto l’anatomia dei nostri denti.
All’interno del dente, sotto la dentina, c’è un tessuto molle chiamato polpa.
Essa contiene vasi sanguigni, tessuto nervoso, tessuto connettivo. Da essa si forma il tessuto duro del dente durante lo sviluppo.
La polpa si estende dalla corona fino alla punta delle radici, dove essa si connette con il tessuto circostante, cioè con l’osso.
Il trattamento endodontico, detto anche cura canalare o devitalizzazione, è necessario quando la polpa del dente si infiamma. L’infiammazione può essere causata da una serie di cause: solitamente è dovuta all’infezione da parte dei BATTERI!
Questi, raggiunta la polpa del dente, ne causano l’infiammazione e poi la morte.
Una volta che la polpa è morta, essi attraversano l’apice della radice e riescono a raggiungere l’osso, dando infezione
In cosa consiste il trattamento endodontico?
Il trattamento endodontico consiste nella rimozione del nervo dentale infiammato e successivamente viene effettuata un’otturazione permanente in guttaperca e cemento canalare, previa adeguata detersione e sagomatura dei canali radicolari
CONSERVATIVA:
L’odontoiatria conservativa definisce le cure dentali necessarie alla cura dei denti dalla carie. Materiali di nuova generazione e minima invasività, il tessuto cariato viene rimosso e sostituito con un materiale da restauro, che viene legato direttamente al tessuto sano.
Le carie possono essere superficiali o profonde.
Nel primo caso ci si limita ad asportare parte della dentina e dello smalto interessati dalla carie, otturando il dente con appositi materiali (i compositi).
Nelle carie profonde vi può essere un interessamento della polpa del dente, contenente anche le fibre nervose: in questo caso si ricorre alla cura canalare detta anche devitalizzazione.
Se la semplice otturazione non è sufficiente a garantire una buona tenuta del restauro del dente, si ricorre agli intarsi, costruiti nel laboratorio odontotecnico per essere poi fissati (cementati) sul dente del paziente.
Le fasi dell’odontoiatria conservativa sono generalmente quattro:
eliminazione della carie
pulizia e disinfezione della cavità del dente
asportazione del tessuto malato e infetto
ricostruzione della sostanza dentale perduta con materiale di otturazione
LA CHIRURGIA ORALE
Nella cura dei denti ci sono spesso situazioni delicate, perché causano molto dolore o perché richiedono un intervento impegnativo.
Tutte queste situazioni si risolvono con interventi di chirurgia orale.
Le operazioni più frequenti comprendono:
estrazione dei denti;
rimozione dei frenuli labiali e linguali – il tessuto in eccesso fra gengive, labbro e lingua;
rimozione dell’apice delle radici infiammate o infette (apicectomia);
preparazione dei denti per l’inserimento di protesi (chirurgia pre-protesica);
interventi di implantologia semplice e avanzata;
PARODONTOLOGIA
LA PARODONTOLOGIA si occupa della prevenzione della diagnosi e del mantenimento dei tessuti molli e duri che circondano il dente
La causa principale di gengivite e parodontite sono i batteri presenti nella placca e nel tartaro; i batteri provocano un’infezione, dapprima alle gengive (gengivite), che se si aggrava e se non trattata in tempo e diventa parodontite.
SINTOMI
I sintomi più frequenti sono:
mobilità del dente: si nota uno spostamento delle gengive che si “ritirano” verso la radice del dente, lasciando scoperti i colletti dentali
ipersensibilità dentale, con dolore all’ingerimento di cibi o bevande eccessivamente caldi o freddi
sanguinamento delle gengive durante lo spazzolamento
infezioni e ascessi gengivali e, se non trattati, possono portare alla perdita stessa dell’elemento dentale
CURA
Il trattamento della parodontite varia a seconda della situazione di partenza, e comprende:
rimozione di placca e tartaro (detta anche ablazione del tartaro o semplicemente igiene orale ) con strumenti meccanici
trattamenti combinati di scaling e root planing
introduzione di un corretto regime di igiene orale, con spazzolamento quotidiano e utilizzo di filo interdentale e scovolino
terapia antibiotica per le infezioni persistenti, rimozione del tessuto infetto e disinfezione del parodonto
nei casi più critici, trattamento chirurgico per ripristinare l’aderenza gengivale, con innesto di tessuto molle gengivale o impianto del dente (implantologia o protesi dentale)
LA PEDODONZIA
Curare i denti da latte non serve: falso
Ai bimbi e ai loro genitori spesso non piace andare dal dentista, così si rimanda dicendosi che “curare i denti da latte non è importante, tanto cadranno”.
Niente di più sbagliato! I nostri denti sono un bene prezioso e saranno il biglietto da visita che ci accompagnerà nell’arco della nostra vita: è importante non trascurare mai la loro salute ed eseguire visite accurate già durante l’infanzia, anche perché il corretto allineamento dei denti da latte previene futuri problemi ortodontici o di linguaggio. Le cause della carie sono due: lo zucchero e i residui di cibo che rimangono sui denti.
Abitudini come il tenere in bocca troppo a lungo caramelle, ciuccio e biberon facilitano la permanenza di zucchero o cibo sui denti, aumentando il rischio di carie
Anche una scarsa (o assente) igiene orale facilita la formazione della carie
SINTOMI
Il segnale più evidente della carie è il colore del dente, con un alone scuro che diventa un puntino marrone e nero al progredire della carie; l’altro segnale è il mal di denti: se il bimbo ha male ai denti, allora ci può essere una carie in stadio avanzato.
CURA
La cura migliore parte da una buona alimentazione e una corretta igiene orale:
una dieta varia e senza troppi zuccheri mantiene l’igiene della bocca… e previene l’obesità infantile
Segue, all’occorrenza, una terapia ortodontica con apparecchi dentali pensati per i bambini.
IMPLANTOLOGIA:
L’implantologia è quella parte dell’odontoiatria che prevede la sostituzione dei denti mancanti con radici artificiali inserite nell’osso. Queste radici artificiali si chiamano impianti.
Gli impianti possono rimpiazzare denti singoli (corona su impianto), più denti (corone su impianti) oppure possono anche ancorare una dentiera. Grazie all’utilizzo degli impianti si conserva l’integrità dei denti naturali vicini agli spazi da riempire perché la realizzazione delle corone su impianti di solito non prevede la limatura dei denti naturali.
Oggi gli impianti più utilizzati a livello mondiale sono costituiti da titanio.
Il titanio è un metallo bioinerte che a contatto con l’osso non da alcuna reazione di “rigetto” perché non presentando proteine non scatena alcuna reazione immunitaria inoltre il titanio non provoca neanche reazioni da corpi estranei perché riesce a stabilire con il tessuto osseo una diretta connessione la così detta “osteointegrazione”
IGIENISTA DENTALE:
L’igienista dentale è una figura importantissima inserita all’ interno del team odontoiatrico. E’ un professionista sanitario che si occupa della prevenzione delle patologie oro-dentali e promuove la salute orale del paziente al fine di migliorarne anche la salute sistemica.
Perchè effettuare l’igiene orale?
L’igiene orale professionale, effettuata dall’igienista dentale garantisce non solo la salute dei denti salvaguardandoli dalla carie ma previene anche l’insorgenza di malattie gengivali e parodontali (piorrea).
Ogni quanto effettuare un’igiene orale professionale?
Il richiamo consigliato è semestrale, al massimo una volta all’anno. Se invece il paziente presenta malattie orali soprattutto piorrea o gengiviti, il richiamo consigliato è ogni 3 mesi.
L’igiene orale è dolorosa?
L’igiene orale generalmente non è dolorosa e viene eseguita in assenza di anestesia. Se il paziente lo richiede, viene utilizzato uno spray con lidocaina per anestetizzare le aree più sensibili (colletti scoperti). Per ridurre al minimo la sensazione fastidiosa (data dal grosso accumulo di tartaro e placca) si consiglia di non lasciar passare troppo tempo tra un richiamo e l’altro (non oltre i 12 mesi).
A che età portare i bambini dall’igienista per effettuare la loro prima pulizia dei denti?
E’ consigliabile portare i bambini in studio fin da subito, per conoscere l’ambiente odontoiatrico, in modo da ridurne la paura in futuro. Dai 3 ai 5 anni è bene iniziare con i controlli periodici abbinati ad una leggera pulizia dei dentini e ad una vera e propria lezione di igiene dove viene spiegato al bambino, in maniera semplice e comprensibile, quanto sia importante lavare i denti a casa e come farlo al meglio. Questi controlli aiutano l’individuazione tempestiva della carie o anomalie a carico dei denti, più facilmente eliminabili in età cosi precoce.
I 5 errori più comuni da evitare:
1)Spazzolamento orizzontale: spazzolare in senso orizzontale, superficiale e frettoloso non riuscirà a rimuovere la placca batterica, lasciando comunque i denti sporchi.
2)Forza eccessiva di spazzolamento: errore da evitare assolutamente è quello di applicare una forza eccessiva pensando di essere più efficaci nella rimozione della placca. Una forza esagerata, al contrario provoca traumi gengivali e abrasione dello smalto con possibile conseguente sensibilità.
3)Usare spazzolino con setole dure: spesso il paziente (soprattutto fumatore) tende a preferire lo spazzolino con setole dure pensando che questo rimuova le macchie e pulisca meglio rispetto ad uno con setole morbide. Niente di più sbagliato, la setola dura crea danni gengivali e dentali spesso senza che il paziente se ne accorga.
4)Uso scorretto del collutorio: se non preceduto da una corretta e meticolosa rimozione della placca con spazzolino, filo interdentale e scovolino, l’uso del collutorio non ha alcun effetto benefico. E’ come usare il deodorante senza lavarsi!
5)non aspettare almeno 30 minuti dopo i pasti prima di lavarsi i denti:non lo facciamo quasi mai ma dopo il pasto è bene aspettare almeno mezz’ora prima di mettere mano al nostro spazzolino. Il motivo? il cibo altera il ph della nostra bocca e rende lo smalto dei denti più fragile e soggetto ad abrasioni.
Consigli per un’igiene orale domiciliare perfetta:
E’ buona abitudine spazzolare i denti almeno 3 volte al giorno dopo i pasti per almeno 3 minuti.
Si consiglia uno spazzolino con setole morbide e testina piccola in abbinamento a filo interdentale o scovolini in quanto lo spazzolino da solo, non riesce ad arrivare nelle zone più nascoste della nostra bocca (spazi interdentali). Sostituire il vecchio spazzolino ogni 3 mesi, perchè germi e batteri si insediano tra le setole. Evitare dentifrici sbiancanti in quanto sono troppo abrasivi per lo smalto ma preferire quelli contenenti fluoro. Il collutorio è necessario in casi specifici (gengiviti, parodontiti, denti sensibili…) e sarà l’igienista dentale a consigliare quello più adatto.
Desideri un sorriso più bianco?
L’igienista dentale si occupa anche di rendere più bianco il tuo sorriso, effettuando lo sbiancamento professionale. In seguito al trattamento è consigliabile ridurre l’assunzione di quelle sostanze che potrebbero macchiare il dente: fumo, caffè, tè, vino rosso, tisane, liquirizia ecc..
Da qualche tempo hai l’impressione che i denti si muovano?
In questo caso è bene rivolgersi tempestivamente all’igienista dentale poiché spesso è sintomo del manifestarsi di una patologia chiamata Parodontite o piorrea. La patologia può essere trattata ma è indispensabile agire il prima possibile con delle sedute frequenti di igiene orale professionale sopra e sotto gengivale e soprattutto prendersi cura della propria igiene orale quotidianamente a casa.
E’ da tanto tempo che non fai una visita dal dentista?
Ti invitiamo presso il nostro studio per una visita odontoiatrica, igiene orale professionale e per rispondere a tutti i quesiti, dubbi o curiosità riguardo la salute della tua bocca!!