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NEL NOSTRO STUDIO CI PRENDIAMO CURA DEI PAZIENTI A 360 GRADI

DI COSA CI OCCUPPIAMO?

 

ENDODONZIA:

è la branca dell’odontoiatria che si occupa della polpa del dente. Per comprendere meglio il trattamento endodontico è utile spiegare innanzitutto l’anatomia dei nostri denti.

All’interno del dente, sotto la dentina, c’è un tessuto molle chiamato polpa.

Essa contiene vasi sanguigni, tessuto nervoso, tessuto connettivo. Da essa si forma il tessuto duro del dente durante lo sviluppo.

La polpa si estende dalla corona fino alla punta delle radici, dove essa si connette con il tessuto circostante, cioè con l’osso.

Il trattamento endodontico, detto anche cura canalare o devitalizzazione, è necessario quando la polpa del dente si infiamma. L’infiammazione può essere causata da una serie di cause: solitamente è dovuta all’infezione da parte dei BATTERI!

Questi, raggiunta la polpa del dente, ne causano l’infiammazione e poi la morte.

Una volta che la polpa è morta, essi attraversano l’apice della radice e riescono a raggiungere l’osso, dando infezione

In cosa consiste il trattamento endodontico?

Il trattamento endodontico consiste nella rimozione del nervo dentale infiammato e successivamente viene effettuata un’otturazione permanente in guttaperca e cemento canalare, previa adeguata detersione e sagomatura dei canali radicolari

CONSERVATIVA:

L’odontoiatria conservativa definisce le cure dentali necessarie alla cura dei denti dalla carie. Materiali di nuova generazione e minima invasività, il tessuto cariato viene rimosso e sostituito con un materiale da restauro, che viene legato direttamente al tessuto sano.

Le carie possono essere superficiali o profonde.

Nel primo caso ci si limita ad asportare parte della dentina e dello smalto interessati dalla carie, otturando il dente con appositi materiali (i compositi).

Nelle carie profonde vi può essere un interessamento della polpa del dente, contenente anche le fibre nervose: in questo caso si ricorre alla cura canalare detta anche devitalizzazione.

Se la semplice otturazione non è sufficiente a garantire una buona tenuta del restauro del dente, si ricorre agli intarsi, costruiti nel laboratorio odontotecnico per essere poi fissati (cementati) sul dente del paziente.

Le fasi dell’odontoiatria conservativa sono generalmente quattro:

eliminazione della carie

pulizia e disinfezione della cavità del dente

asportazione del tessuto malato e infetto

ricostruzione della sostanza dentale perduta con materiale di otturazione

LA CHIRURGIA ORALE

Nella cura dei denti ci sono spesso situazioni delicate, perché causano molto dolore o perché richiedono un intervento impegnativo.

Tutte queste situazioni si risolvono con interventi di chirurgia orale.

Le operazioni più frequenti comprendono:

estrazione dei denti;

rimozione dei frenuli labiali e linguali – il tessuto in eccesso fra gengive, labbro e lingua;

rimozione dell’apice delle radici infiammate o infette (apicectomia);

preparazione dei denti per l’inserimento di protesi (chirurgia pre-protesica);

interventi di implantologia semplice e avanzata;

PARODONTOLOGIA

LA PARODONTOLOGIA si occupa della prevenzione della diagnosi e del mantenimento dei tessuti molli e duri che circondano il dente

La causa principale di gengivite e parodontite sono i batteri presenti nella placca e nel tartaro; i batteri provocano un’infezione, dapprima alle gengive (gengivite), che se si aggrava e se non trattata in tempo e diventa parodontite.

SINTOMI

I sintomi più frequenti sono:

mobilità del dente: si nota uno spostamento delle gengive che si “ritirano” verso la radice del dente, lasciando scoperti i colletti dentali

ipersensibilità dentale, con dolore all’ingerimento di cibi o bevande eccessivamente caldi o freddi

sanguinamento delle gengive durante lo spazzolamento

infezioni e ascessi gengivali e, se non trattati, possono portare alla perdita stessa dell’elemento dentale

CURA

Il trattamento della parodontite varia a seconda della situazione di partenza, e comprende:

rimozione di placca e tartaro (detta anche ablazione del tartaro o semplicemente igiene orale ) con strumenti meccanici

trattamenti combinati di scaling e root planing

introduzione di un corretto regime di igiene orale, con spazzolamento quotidiano e utilizzo di filo interdentale e scovolino

terapia antibiotica per le infezioni persistenti, rimozione del tessuto infetto e disinfezione del parodonto

nei casi più critici, trattamento chirurgico per ripristinare l’aderenza gengivale, con innesto di tessuto molle gengivale o impianto del dente (implantologia o protesi dentale)

LA PEDODONZIA

Curare i denti da latte non serve: falso

Ai bimbi e ai loro genitori spesso non piace andare dal dentista, così si rimanda dicendosi che “curare i denti da latte non è importante, tanto cadranno”.

Niente di più sbagliato! I nostri denti sono un bene prezioso e saranno il biglietto da visita che ci accompagnerà nell’arco della nostra vita: è importante non trascurare mai la loro salute ed eseguire visite accurate già durante l’infanzia, anche perché il corretto allineamento dei denti da latte previene futuri problemi ortodontici o di linguaggio. Le cause della carie sono due: lo zucchero e i residui di cibo che rimangono sui denti.

Abitudini come il tenere in bocca troppo a lungo caramelle, ciuccio e biberon facilitano la permanenza di zucchero o cibo sui denti, aumentando il rischio di carie

Anche una scarsa (o assente) igiene orale facilita la formazione della carie

SINTOMI

Il segnale più evidente della carie è il colore del dente, con un alone scuro che diventa un puntino marrone e nero al progredire della carie; l’altro segnale è il mal di denti: se il bimbo ha male ai denti, allora ci può essere una carie in stadio avanzato.

 

CURA

La cura migliore parte da una buona alimentazione e una corretta igiene orale:

una dieta varia e senza troppi zuccheri mantiene l’igiene della bocca… e previene l’obesità infantile

Segue, all’occorrenza, una terapia ortodontica con apparecchi dentali pensati per i bambini.

IMPLANTOLOGIA:

L’implantologia è quella parte dell’odontoiatria che prevede la sostituzione dei denti mancanti con radici artificiali inserite nell’osso. Queste radici artificiali si chiamano impianti.

Gli impianti possono rimpiazzare denti singoli (corona su impianto), più denti (corone su impianti) oppure possono anche ancorare una dentiera. Grazie all’utilizzo degli impianti si conserva l’integrità dei denti naturali vicini agli spazi da riempire perché la realizzazione delle corone su impianti di solito non prevede la limatura dei denti naturali.

Oggi gli impianti più utilizzati a livello mondiale sono costituiti da titanio.

Il titanio è un metallo bioinerte che a contatto con l’osso non da alcuna reazione di “rigetto” perché non presentando proteine non scatena alcuna reazione immunitaria inoltre il titanio non provoca neanche reazioni da corpi estranei perché riesce a stabilire con il tessuto osseo una diretta connessione la così detta “osteointegrazione”

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